Arriva finalmente a Milano, al Teatro Manzoni questa bella commedia di Charles-Maurice Hennequin e Pierre Veber, per la regia di Gigi Proietti. Scritta in puro stile vaudeville, il genere teatrale francese antesignano del moderno varietà, ne fa un testo contemporaneo, ancora più brillante che l’originale, e per di più ambientato in Italia.
Ci aggiunge qua e là accenti dialettali che rendono i personaggi più credibili e meno distanti, inoltre con grande intuito teatrale, inserisce anche musiche e canzoni (non presenti nel testo originale), il tutto per donare ancora più smalto a questo testo che è già stato ripreso nel passato in Tv e a Teatro.
Sabrina Ferilli, che dopo essersi cimentata in ruoli drammatici oppure comici ma basati essenzialmente sulla fisicità strabordante, ambisce a ruoli brillanti come quelli che furono di Monica Vitti. Per ritagliarsi su misura il bel ruolo della Presidentessa, decide addirittura di coproduce lo spettacolo insieme a Proietti.
La sua Presidentessa è un personaggio più comico che sensuale. In realtà è Gobette, attrice di varietà, che a casa di un noto magistrato di provincia viene scambiata per la moglie di questi. Da qui una serie di situazioni comiche dai ritmi incalzanti, giocati, come è appunto nel vaudeville, su equivoci, su porte che si aprono e si chiudono a ritmi incalzanti. Della “Presidentessa” Gobette, si innamora il Ministro di Giustizia (Maurizio Micheli), che pur di far avvicinare a Roma la sua bella, inonda di promozioni l’ignaro magistrato.
“È stato un vero lavoro di squadra –ha affermato Sabrina Ferilli, che interviene in veste di produttore-. Si è creato un gruppo affiatato che mi sentirei di riproporre da subito per qualunque lavoro teatrale”.
“Dirigere Sabrina –aggiunge Proietti-regista- è stato facilissimo. Avevamo già avuto modo di lavorare insieme e la sintonia raggiunta ci permette di capire velocemente come ottenere determinate sfumature.
Quando per esempio ho pensato di inserire una vecchia canzone del 1902, un po’ spinta e dai doppi significati, peraltro utilizzata anche in un film di Bolognini, Sabrina non ha esitato a farla sua, arricchendo e italianizzando il personaggio di Gobette-.
Al Teatro Manzoni fino al 4 febbraio 2007.
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